Io lavoro la sera.
Esco alle 20.00 da casa perché insegno teatro.
E alle 20.00 Selina ha finito la pappa ed è in fase pre ninne.
È li che gioca con le costruzioni,o guarda peppa pig alla tv e io mi metto la giacca per uscire.
Lei allora si alza, mi corre incontro e dice: “papà?”
“Dimmi amore”
“Ciao”
Che è la sua parola per dire un po’ tutto.
“Papà va a lavorare, ma torna presto.”
E la bocca inizia a scendere formando una piccola U al contrario.
Interviene la mamma.
“Dai amore, andiamo a giocare, papà torna presto” e mi fa segno di andare.
Io esco salutando e mentre la porta si chiude, sento il pianto di chi viene abbandonato in mezzo ad una strada da solo e al freddo.
E lei ripete: “Papà?”
E la mia signora la consola dicendo: “è al lavoro”
E lei tirando su col naso dice: “Ciao” che vuol dire sia ho capito che non ho capito ma mi fido
E io vorrei rientrare e dire: sorpresa,sono qui! Ma non posso e da dietro la porta, l’unica cosa che faccio ogni sera è dire a bassa voce semplicemente “Ciao”.
Che può voler dire ora papà torna o ti voglio un bene dell’anima.
Ciao.
Ciao Papo . ..ho le lacrime agli occhi…per aver vissuto mille e mIlle volte questi momenti!! Un abbraccio..
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Si, è così. E lo sarà sempre. Grazie
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che piangere…sigh
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Quando la mia bimba vede uscire il padre la mattina lo guarda con gli occhi colmi di lacrime e dice semplicemente “Babba…” e piange…
ma che fate a ste bambine?! Il lavaggio del cervello la notte…hanno la sindrome dell’abbandono la mamma accanto. 🙂
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ahahaha… si vede che abbiamo un ascendente su queste signorine 😀
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