Ci sono giorni particolari nella vita di un neo papà.
Quando Giove, Urano e Plutone si allineano una volta ogni 10.000 anni.
Quando la tua squadra del cuore vince il campionato facendo la partita della storia.
O quando tua moglie esce con tua figlia e dice: “la porto da mia madre, ti lascio solo a casa.”
Solo a casa.
Solo.
A.
Casa.
Ok hai almeno 3 ore buone per poter fare tutto quello che non sei riuscito a fare in questi nove mesi.
È la prima volta che non hai una urgenza lavorativa, non hai nessuno in casa e puoigoderti tutto il tempo del mondo.
Oddio, troppe cose da fare.
Ragiona.
3 ore non sono poche, anche se mentre chiacchieri e pensi mezz’ora è già passata.
Finalmente il libro che avevi lasciato li da mesi, puoi aprirlo e scoprire come va a finire. Anche se i nomi dei personaggi non te li ricordi, ma non fa niente, finalmente puoi leggere.
Ti metti sulla tua poltrona preferita e ti godo il relax.
Un bel caffè, ecco quello che ci vuole.
Oddio un caffè senza pianti, cambi di pannolini e corse varie.
Si, un bel caffè.
Ti alzi, vai verso la macchinetta e vedi a terra la mensola che ancora non hai montato comprata da ikea 7 mesi fa.
Tua figlia inizia a gattonare, si alza in piedi e prende tutto quello che trova, quindi la mensola va montata e poi chi la sente la tua signora che ancora ti chiede: quando la monti?
Ma si, hai un po’ di tempo, perchè non farlo ora.
Esci e prendi il trapano nel mobile degli attrezzi, gli stop, le viti e tutto quello che potrebbe servirti.
Prendi la prolunga, metti la spina e pensi: certo che sto lavorando anche quando potrei riposare un po’.
Un bel sonno senza risvegli bruschi.
Da quanto tempo ci pensi?
Magari puoi dividere il tempo, una mezz’oretta sul divano e poi fare tutto il resto.
Ti sdrai sul divano e vedi il pc.
L’ultima puntata della tua serie preferita.
Quella che hai lasciato da parte prima di diventare neo padre.
Ma si, sdraiato sul divano con il portatile sulle gambe, una puntata dura 25 minuti e poi ti metti a fare tutto il resto.
E mentre carica, magari puoi andare in bagno.
Ma te lo ricordi l’ultima volta che sei andato in bagno tranquillo senza fretta? Senza dover lasciare la postazione di corsa per una urgenza paterna?
Non ci puoi credere.
Il bagno tutto per te.
Prendi il libro di prima.
Prendi il cellulare.
Lasci la porta aperta!
Appena ti siedi, squilla il telefono.
La tua signora.
“Sei andato a prendere Selina?”
“Come prendere? Perchè?”
“Sono già le tre, devi andare”
Ti sei perso una giornata pensando a cosa avresti potuto fare, senza aver fatto nulla.
E una lacrima scende.