Ne avevo solo sentito parlare.
Credevo fosse una cosa tipicamente americana, invece, è seguitissimo e molto utile.
Di corsi pre parto ne esistono di tutti i tipi, per quelli che vogliono partorire in acqua, a casa, da soli, in gruppo…
Ce ne sono sia a pagamento che gratuiti, noi ne abbiamo trovato uno presso la ASL, qui a Roma, un servizio decisamente puntuale con gente preparata e qualificata. C’è che dice che si debba fare dal sesto mese, chi dal settimo, chi oltre il nono. Provate a informarvi nella vostra zona.
A me, è’ andata più o meno così: chiamo la ASL per fissare un appuntamento, mi danno una data per la prima lezione e ci presentiamo puntuali nella sala d’aspetto. Pensavo sarebbe stato un momento di incontro tra le future mamme e i futuri papà, anche per poter parlare di cose tecniche come ad esempio:
– “Come si cambia un pannolino?”
– “E soprattutto dopo che ne devo fare?”
– “La testa del bambino la devo sempre tenere?”
Nella sala d’aspetto, però, c’erano tante future mamme ma solo un futuro papà: me.
Magari arriveranno dopo… (penso)
Ci fanno accomodare in un’altra stanza e appena entrati scopro l’amara verità: un cerchio di sedie rosa con tutte donne sedute che si tengono il pancione e io da solo su una nera.
Volevo sparire.
Scene così le avevo viste solo nei film, e proprio in quel momento:
“Ciao a tutte, io sono Carolina e sono la vostra consulente per il parto”
e tutte in coro
“Ciao Carolina”
Fatemi uscire!
Mentre mia moglie continua a ridere per la situazione, io penso ad un piano di fuga, senza dare troppo nell’occhio.
CONSIGLIO PER I PADRI: Se vi trovate in una stanza con tutte donne incinta, evitate qualunque battuta, QUALUNQUE, anche quelle che possono sembrare più innocue e immaginiate siano del tutto innocue. Non sono innocue.
Fidatevi.
Potreste urtare la sensibilità di una qualunque delle madri presenti in sala.
Imbarazzo per i papà a parte, il corso pre parto è un servizio molto interessante, stiamo andando avanti e ad ogni lezione abbiamo nuove informazioni utili per quanto riguarda il parto ma, soprattutto, per le cose pratiche di tutti i giorni. Nei prossimi post ve le racconterò mano a mano.
L’unica differenza è che adesso lo segue mia moglie e poi mi racconta, io resto a casa e preparo la stanzetta per nostra figlia.