
Giorno 90: La scelta del nome
Il nome è importante per la vita di un uomo/donna.
Nomen omen (il nome è un presagio) dicevano i latini, e se pensi che il tuo nome ti accompagnerà per tutta la vita, viene spontaneo fermarsi un secondo e ragionare bene su quale sia il nome migliore per il nascituro.
NOTA PER IL PAPA’: Come mi disse una mia amica, noi padri non scegliamo realmente il nome, accettiamo uno di quelli che viene proposto dalla mamma.
Ma possiamo dire dei NO.
Attenzione, questi NO a disposizione non sono infiniti, vanno giocati bene e usati con parsimonia, perchè poi non si torna indietro.
Ci sono diverse tipologie di nomi:
– I classici (santi e patroni sopra tutti)
Sono i più frequenti, non creano particolare scompenso alla crescita del piccolo, ma sicuramente lo spersonalizzano: ad una festa ci saranno venti bambini con lo stesso nome e per trovarlo rischiate di passarci la serata.
La cosa buona è che troverete facilmente la targa con il vostro nome negli Autogrill.
– I parentali (nonni, zii e parenti vari)
Il rischio è che si possano trovare dei nomi molto antichi, che andavano di moda cento anni fa ma che adesso fanno subito effetto museo egizio.
Il problema più grande è quando si tenta di forzare i nomi cambiando sesso, tipo PierferdinandA, GiuliettO….
– I modaioli (gli idoli del momento)
Le mode, si sa, cambiano in fretta, quindi rischiate di chiamare vostro figlio justinbieber tutto attaccato, per poi sentirvi dire: è chi è ‘sto justinbieber?
Ci sono poi gli estremisti che chiamano i figli Facebook o Twitter… ma lì credo ci sia qualche cosa che non va.
– Gli esuberanti (quelli che vogliono essere particolari per forza!)
I nomi stravaganti fanno sorridere i primi venti secondi, poi, tutti, inizieranno a chiedervi lo spelling per capire cosa scrivere sui documenti.
Chiamare vostro figlio “Qwerty” non lo aiuterà ad inserirsi socialmente bene, tantomeno chiamarlo “Wasaby”, solo perchè fa esotico, non lo faciliterà nel farsi nuove amicizie.
– I senza fantasia (quelli che danno come nome il cognome: Marco Marchi, Paolo Paoli…)
Sorvolerei….
Quello che però vi chiedo è di pensare bene alla crescita psicologica del pargolo.
Ricordatevi che i bambini sanno essere molto cattivi, quindi evitate nomi strani solo perchè volete essere non convenzionali.
Detto questo, io volevo chiamarla Parmigiana (piace a tutti!) ma non potendo scegliere da solo, abbiamo optato per Selina, una bisnonna (quindi categoria parentale).